27 luglio 2014- gita ai laghi di Variola
Bellissima gita quella appena svolta in Val Bognanco ai Laghetti di Variola. Sulla carta erano solo 560 mt di dislivello, ma in reraltà ne abbiamo fatti più di 1300. Complice il continuo saliscendi ed una salita al Passo dei Paioni che non era stata conteggiata. Ma non importa; il bello era essere lì e con un sole che ci reso rosso vivo il colore della faccia. Un percorso pieno di fiori, di laghetti seminiascosti, di animali d'allevamento. Le foto testimoniano la soddisfazione dei partecipanti.
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2014-06-22 gita intersezionale
Inserita nell’ambito del Festival Letterario di LetterAltura
da Cappella Fina al Pizzo Marona passando dal Rifugio CAI Verbano al Pian Cavallone.
Partenza alle ore 6.30 da Verbania Intra P.le Flaim oppure da successivo ritrovo a Cappella Fina (sopra Miazzina) ore 7.15
Itinerari:
1° tratto: Cappella Fina - Pian Cavallone
Diff. E Disliv. m 450 Tempo salita 1 h 30 min
con possibile escursione nei dintorni
2° tratto: Pian Cavallone - Pizzo Marona e ritorno
Diff. EE Disliv. m 500 Tempo percorrenza 4 h
Info: 333 6189973 o rispettive Sezioni C.A.I.
Ore 15.00 presso il Rifugio
Conferenza su "Miti e leggende"
a cura del dott. Leonardo Parachini
2014 - 31 maggio/1 Giugno - Sulle orme dei Twergi
Eccomi a raccontare un bel week-end trascorso nei nostri alpeggi e soprattutto al nostro rifugio; riapre la stagione e noi l'inauguriamo con la gita di due giorni “sulle orme dei twergi”. Si parte nel primo pomeriggio del sabato dal santuario della Modonna del Boden e saliamo dalla vecchia strada attraversando gli alpeggi di Grobo, Frasmatta e Scirombey dove i vecchi ruderi sono stati trasformati in baite bellissime con vista panoramica sul lago di Mergozzo e sul lago Maggiore. Raggiungiamo l'Alpe Cortevecchio e nei pressi del rifugio troviamo ad aspettarci il Presidente, che ha già acceso il camino.
Una cena tra amici, quattro chiacchere, qualche bicchiere di genepy e poi tutti a nanna nel rifugio, ad eccezione della sottoscritta che ha decido per la tenda; non è stata una grande idea, non tanto per il freddo ma per le ossa rotte del mattino! Almeno però ho visto l'alba, alle 5:30 gironzolavo per l'Alpe mentre il resto del gruppo dormiva comodo nei letti.
Mentre facciamo l'abbondantissima colazione ci raggiungono alcuni soci che saliranno con sulla cima del Monte Massone insieme a noi, partiamo di buon passo e sul bel sentiero raggiungiamo la bocchetta dove l'aria è frescolina e la nebbia non ci lascia vedere il panorama; proseguiamo con cautela perchè a tratti il sentiero è franato sotto l'enorme peso della tantissima neve caduta quest'inverno. Saliamo prima sulla cima dell'Eyehorn per poi attraversare un nevaio e raggiungere la vetta dove, come conseutudine, suoniamo la campana.
Verso l'Ossola il panorama è splendido, si vede la piana e tutte le cime che la circondano, mentre verso il lago il nulla: solo nebbia. Foto di rito e giù verso il rifugio dove abbiamo un appuntamento importante....sono saliti altri amici e alla una puntualissimi siamo tutti con le gambe sotto il tavolo, risotto, polenta e spezzatino di carne: ho idea che la discesa sarà impegnativa! Ma invece di scendere ...saliamo ...verso la Cappella del Buon Pastore; ora la nebbia non c'è più ed il panorama è molto bello; scendiamo fino alla chiesetta Regina Pacis per poi raggiungere Frasmatta facendo il “sentiero dell'Amore” (lo conosce solo il Gil questo sentiero ma è il capogita e ci fidiamo!) Siamo al Boden, soddisfatti, stanchi ma contenti. Una bella impegnativa passeggiata, un bel trekking ed un bel gruppo di amici! (Stefania)
GALLERIA FOTOGRAFICA: QUI
MADEIRA -trekking sulle isole
Si comunica che la data del trekking all'isola di Madeira è anticipata al 26 Settembre e il viaggio durerà sino al giorno 3 Ottobre.
Sono ancora aperte le iscrizioni con posti disponibili molto limitati.
2014-06-07- E' arrivato il giorno dell'Inaugurazione della nuova sede
Nella vita di un’associazione di vecchia data come la nostra, non capita tante volte di inaugurare la sede. Dopo 60 anni e più di vita associativa, sabato 7 giugno abbiamo toccato il punto più alto della nostra emozione. Vedere intorno alla nuova sede tante persone, personalità e soci di altri Cai, ci ha resi orgogliosi del tanto lavoro profuso nel sistemare quell’edificio che un generoso Gravellonese, Carlo Vitali, ha voluto che fosse destinato ad una associazione per scopi sociali.
E, come ha affermato il nostro Presidente, Bruno Migliorati, attorniato da tutto il consiglio solidale, se “Vitali fosse qui anche Lui ne sarebbe orgoglioso”.
Non è certo solo del lavoro fatto che siamo soddisfatti, ma delle novità che la nostra associazione è in grado di offrire ai Gravellonesi: nuova energia nell’organizzare escursioni in montagna per far conoscere i bellissimi luoghi a noi tanto vicini, nuova vitalità nel coinvolgere i giovani partendo dalle scuole, dalla Parrocchia e financo dall’asilo.
Lo so, qualcuno potrebbe obiettare: sono lavori che già fate; ora però siamo in grado di dare a tutti la possibilità di frequentare la nostra nuova sede, di promuovere attività diverse, favorendo giorno per giorno il rapporto di amore per la natura, per la conoscenza di luoghi e di persone.
Il presidente Migliorati, nel suo breve, ma energico discorso, ha citato i valori del CAI: solidarietà, amore per la natura, rispetto delle cose e delle persone, spirito di gruppo e spirito di collaborazione: tutte doti che i volontari prestatori d’opera hanno dimostrato di avere.
Non sono stati dimenticati coloro che, con generosa disponibilità, hanno fornito materiali, mezzi ed attrezzature nel lungo anno lavorativo e si sono messi “la mano sul cuore” quando è stata l’ora di provvedere al saldo.
Don Brunello ha benedetto quel luogo ricordando come un’opera così possa contribuire a
rafforzare i valori di partecipazione, aiuti ad apprezzare la natura e contribuisca allo sviluppo del disegno di Dio: sta agli uomini farne buon uso.
Anche il Neo eletto sindaco, dr. Gianni Morandi, si è detto soddisfatto del lavoro svolto dal CAI sia per motivi pubblici (l’immobile di proprietà comunale non poteva essere ristrutturato in modo migliore), sia per motivi personali in quanto socio da molti anni del Cai, nonchè figlio di padre Morandi che aveva contribuito a mettere a disposizione la prima sede negli anni sessanta: una continuità ininterrotta.
Certo non poteva mancare la Banda Musicale di Santa Cecilia di Gravellona Toce, che sotto un sole inaspettato, si è prodotta in brani che hanno rallegrato gli spiriti ai partecipanti, e ,durante il taglio del nastro, ha suonato l’Inno di Mameli dando un senso di alto significato all’evento.
Un grazie di cuore va a tutti indistintamente: ai cittadini intervenuti, ai Presidenti dei Cai limitrofi, alle personalità intervenute (tra cui il dr. Ronco, attualmente consigliere comunale di minoranza, ma assessore nella passata amministrazione con cui è stata stipulata la convenzione), ai soci Cai della sede che hanno preparato e distribuito leccornie ed a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.
Il Presidente ha però ammonito: non abbiamo ancora finito! Ci manca la palestra di arrampicata e quella di bouldering! Chi ha orecchie per intendere, intenda!
GALLERIA FOTOGRAFICA: le foto sono QUI
2014-05-18- Alpe Cortenero da Mondelli


2014-05 Sulla Via Francigena: passo dopo passo fino a Roma
Dalla Toscana a Roma attraverso la Via Francigena: un bel percorso da fare a piedi sulle antiche strade; ed è quello che abbiamo fatto percorrendo solo strade sterrate passando da Lucca, Siena, Orvieto, Viterbo e Roma. 165 km fatti a piedi senza neanche accorgesene ricordando gli splendori visti il giorno prima.
RIFLESSIONI DI UN PELLEGRINO SULLA VIA FRANCIGENA
Definire il cammino sulla via Francigena un semplice trekking sarebbe improprio e riduttivo.
Abbiamo provato emozioni e sentimenti a contatto con il territorio e con la gente molto significativi, perchè collocabili in una filosofia di vita, che per secoli ha affascinato persone di paesi, estrazione sociale, livello culturale diversi, inducendoli a staccarsi dalle faccende quotidiane e a mettersi in viaggio.
Noi, come loro, abbiamo vissuto l'esperienza con l'intento di fare, oltre al cammino sulla strada, anche un cammino interiore, per interrogarci, riflettere, capire e forse diventare migliori.
Questo è il senso dei seguenti "pensierini della sera"
1 - CHI E' IL PELLEGRINO
Primi passi, primo incontro con il pellegrino autentico.
Viaggia di buon passo, talvolta proviene da un paese straniero. Lo si riconosce subito.
Lui ha con sè il bastone, il cappello, lo zaino-bisaccia con le poche cose indispensabili; io entro in crisi
quando mi viene a mancare una tra le mille cose di cui dispongo.
Lui è impegnato in una dura fatica fisica e psicologica per raggiungere la meta; io sono alla ricerca del benessere e del confort.
Lui è disposto a prenderla "come Dio la manda"; io sono condizionata dalle previsioni e dalle pianificazioni.
Lui è disposto a spendere tempo per un'impresa che non rende, io sono attenta all'orologio e al profitto delle mie attività
Questo modello di vita fuori dal comune mi interpella. Mi domando:
- Quando verrà il momento di tirare le somme, chi tra noi due avrà speso meglio la sua vita?
2014-04-26 Cicloturistica sul lago di Varese e Comabbio
Splendida gita e splendido sole: e pensare che oggi (27 Aprile) piove!.......
GALLERIA FOTOGRAFICA : foto Loris
2014-04-13- Cicloturistica per le vie di Torino con il Cai Verbano
Cai di Verbano Intra- Gita cicloescursionistica del 13/04/2014 ovvero L’importanza di poter contare su un “PIANO B” .
Talvolta, le soluzioni di ripiego si rivelano altrettanto valide di quelle di prima scelta: i partecipanti alla gita cicloescursionistica del 13 aprile (ben 52, di cui 28 donne, un ragazzo ed un bambino) hanno potuto constatare la veridicità della suddetta affermazione. Infatti, poco dopo la partenza in pullman verso Torino, Gianni, uno degli organizzatori, ha comunicato che la meta prefissata (Stupinigi) doveva essere cambiata, in quanto punto di arrivo di una maratona che avrebbe reso impossibile il percorso. Qualche mugugno di delusione è stato inevitabile; molti pregustavano da giorni la visita della palazzina di caccia dei Savoia, oltre al giro del grande parco. Le successive rassicurazioni che la gita sarebbe stata comunque interessante, con un accento spiccato su aspetti sia naturalistici, sia storici (e con un risparmio di qualche chilometro) hanno rasserenato gli animi. Lasciato il pullman alla fine di Corso Vittorio, il gruppo si è diretto in via della Rocca a prelevare le biciclette, accolto da due ragazze del tour operator “Due ruote nel vento”, accompagnatrici e guide per tutto il giorno. Da sottolineare che a Torino gli escursionisti, soci in maggioranza della sezione di Verbania, ma con l’aggiunta di gravellonesi e stresiani, sono stati raggiunti da una coppia torinese, curiosa di ripercorrere vie note, con interesse rinnovato dall’utilizzo della bici e dalla numerosa compagnia, in parte amica di vecchia data. La lunga fila di ciclisti si è diretta verso il Parco del Valentino, ammirando le ricostruzioni ottocentesche del borgo medievale e del castello. Il cielo grigio non influenzava minimamente l’umore del gruppo. Pedalando lungo il Po, si è arrivati al ponte Valbis che ha permesso il passaggio sulla riva opposta del grande fiume, avanzando fino ai piedi della chiesa della Gran Madre, con davanti una scalinata dalla cui sommità si gode il panorama della zona centrale di Torino. Dopo una breve sosta, le pedalate sono riprese, sempre sul Lungopo, in direzione Casale, su piste ciclabili serpeggianti tra zone verdi, punteggiate da alberi in fiore. Intanto il cielo si andava schiarendo e all’arrivo a San Mauro, dopo il passaggio ai piedi della collina di Superga, era completamente sereno.
Consumato il pranzo al sacco sotto pergolati di glicine, gli escursionisti hanno ripreso il loro percorso. Attraversato un vecchio ponte a diverse arcate, si sono diretti verso un canale, la cui escavazione ha formato un’isoletta, nei pressi della Bertolla, conosciuta in passato come borgata delle lavandaie. Alla fine del canale, si è transitati lungo la Dora Riparia, fino al Parco della Colletta, un’altra delle zone verdi che hanno modificato l’aspetto di una città per decenni considerata a vocazione industriale, soffocata da un traffico che appannava la bellezza di monumenti, testimoni di una storia prestigiosa: colonia romana fin dal I sec. a.C. , capitale dei domini dei Savoia dal XVI sec. e poi del regno d’Italia nel XIX. Ormai il centro, libero dalle auto, era vicino; dai Giardini Reali il gruppo ha raggiunto in successione piazza Castello, via Roma, piazza san Carlo, piazza Carignano e poi piazza Carlo Alberto.
Nella vicina via Cesare Battisti, la giornata è stata degnamente coronata dalla degustazione in una gelateria “speciale”, sia per l’eccellenza del prodotto, sia per la particolarità della sua uscita laterale direttamente sulla Galleria Subalpina. Insomma, natura, paesaggio, arte, cultura e buona compagnia hanno concorso efficacemente alla riuscita di una gita “inaspettata”. E Stupinigi? Niente paura, sarà per un’altra volta!!! (Miriam)
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Ciaspolata (quasi) notturna al Mottarone
Non si pensava di essere così tanti ad effettuare una "gita particolare", che nelle intenzioni di circa sei mesi prima era quella di camminare alla luce della luna (piena).
Ma tant'è alle ore 18,00, con il sole calante, si sono dati appuntamento al Mottarone una ventina di persone appartenenti al Cai ed all'OUEI, che con buona volontà e dotate di ciaspole si sono incamminate sui pendii ancora innevati della cima.
Il percorso è quello classico che percorre la pista Selvaspessa per arrivare all'Alpe Nuovo. Da lì si comincia a risalire percorrendo tre cimette che con i loro saliscendi hanno impegnato non poco i ciaspolatori.
Ma camminare sulla neve a quell'ora suscita una forte emozione per il silenzio unusuale sulle piste, la vista sui laghi sempre meravigliosa, ed il cielo che si oscura sempre di più facendo risplendere la lucentezza della luna: si fatica ma non si sente.
Alle 21,00 però, il meritato premio: un bel pranzo a base di polenta e carni brasate annaffiate con ottimo vino; e la gestione del ristorante del Cai di Omegna alla fine ci ha ringraziato per aver allietato (speriamo) i commensali presenti con prolungati canti alpini e popolari.
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2014-04-06- Gita all'alpe Rovina anziché alpe Pluni
Troppa neve al Monte Torriggia e tanti alberi caduti sul sentiero per l’Alpe Pluni ci hanno fanno optare per un cambiamento di gita e la nuova meta, scelta dal Presidente, è comunque in Valle Vigezzo, dall'altra parte della vallata, più esposta al sole: Monte Dissimo ed Alpe Rovina.
Insieme agli amici dell’U.O.E.I. di Casale Corte Cerro ci troviamo alle 7,30 al parcheggio del Cai; la giornata è splendida, formiamo le macchine e via verso La valle Vigezzo. Anche oggi ci troviamo in tanti ed alla conta siamo in trentaquattro più i soliti amici a quattro zampe Garibaldi e Niky.
L’itinerario sale morbido in un bellissimo bosco di faggi e costeggia il Monte Rotondo (o Monte di Dissimo) che raggiungiamo dopo un’oretta e poi proseguiamo in direzione dell’Alpe Rovina; ogni tanto ci sono degli strappetti da fare ma siamo un bel gruppo e tra una risata e l’altra arriviamo tutti a destinazione.
La vista spazia dalla vicina Svizzera con i suoi alpeggi, alle rocce innevate del Gridone e della Val Grande fino a perdersi sulla piana della Valle Vigezzo. C’è ancora tanta neve per proseguire fino alla Bocchetta di Cortaccio e quindi decidiamo di fermarci.
La pausa pranzo è sempre un momento bellissimo … quante cose si riescono a mangiare in montagna…e a bere!!! La sezione U.O.E.I di CASALE CORTE CERRO fu fondata sulla cima del Monte Cerano il 6 luglio 1913 per volontà del dott. Nino Dosi, medico condotto del Comune, con un gruppo di quindici amici di Casale e Montebuglio. Ai locali affollati e fumosi, fonti di malattie sociali come l’alcolismo e la tubercolosi, il dott. Dosi invitava a preferire le sane escursioni all’aria pura, ove si approfondivano anche i legami col territorio e tra la gente. Il motto uoeino era "Per il monte contro l'alcool". Mmmhhh …..
Ci prepariamo alla discesa; il progetto era di salire sul Monte La Cavallina e fare un giro ad anello sino a Dissimo, ma la neve…ancora lei….
Scendiamo dallo stesso sentiero sino a Monte Rotondo percorrendo la mulattiera che scende ripida fino al paese.
Ci ritroviamo infine in piazza a Santa Maria Maggiore seduti ai tavolini di un bar…formando una lunga ed insolita tavolata.
Una bella giornata, una bellissima gita e un splendida compagnia!
GALLERIA FOTOGRAFICA: foto Stefy
Ciaspolata in notturna del 29 Marzo spostata al 12 Aprile con la luna piena
La prevista Ciaspolata del 29 Marzo verrà effettuata al Mottarone
il 12 APRILE 2014,
con un giro ad anello intorno alla cima, passando anche dall'Alpe Nuovo.
L'organizzazione è stata curata dalla sede Cai di Gravellona Toce in collaborazione con U.O.E.I. di Casale Corte Cerro.
La partenza è prevista dal piazzale superiore del Mottarone (vicino agli impianti di sci)
alle ore 18,00.
Si prevede che il giro possa durare circa due ore e che tutti possono parteciparvi a condizione di avere le ciaspole, bastoncini ed un abbigliamento adatto alla neve.
E' consigliabile portare un frontalino od una torcia elettrica.
Seguirà una cena (prevista per le ore 20,30) a base di specialità montane in un locale della cima, ad un prezzo convenzionato.
Per i non soci Cai è obbligatorio stipulare una polizza temporanea (costo circa 5 euro) fornendo i dati anagrafici entro Giovedì 10/4.
Maggiori dettagli e prenotazioni obbligatorie entro giovedi' 27 telefonando a Tino 338 7221475.
In caso di cattivo tempo la ciaspolata sarà annullata.
Sulla Via Francigena dal 1 al 10 Maggio 2014
Buone notizie per i pellegrini sulla via Francigena.
Il termine per le iscrizioni per partecipare al viaggio è stato spostato al 25 Marzo p.v..
Tutti coloro che fossero ancora interessati e non hanno fatto in tempo a talefonare a Bruno, possono ancora iscriversi perchè è rimasto qualche posto.
Per tutti gli interessati è inoltre indetta una
riunione martedì 25 MARZO alle ore 21,00
presso la nuova sede in Via pedolazzi 31- Gravellona Toce, riunione nella quale verranno forniti i dettagli del viaggio e verrà distribuito il programma; si dovrà versare anche la caparra confirmatoria.
Si specifica che al viaggio possono partecipare anche i non camminatori perchè è disponibile un Bus di accompagnamento giornaliero.
Vi aspettiamo. (nella foto una torre di avvistamento in Toscana)
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